sabato 8 gennaio 2011

“Come posso permettermelo?”


Spesso, troppo spesso sento una frase che suona, all’incirca, così: “No non potrò mai permettermelo!”
E’ plausibile che, in un dato momento della propria vita, ci siano delle cose che non ci si possono permettere. Non è accettabile pensare che questa debba rimanere una condizione eterna, come se nulla e nessuno potessero mai intervenire per mutare quella condizione. Immagino che i vostri pensieri siano già partiti dicendo “…e, ma dai, certe cose è impossibile che accadano”, poi, nel dubbio che qualcosa possa accadere veramente, aggiungete un’altra frase “…sì possono anche accadere ma perché dovrebbero accadere proprio a me”. Anche volendo scartare l’ipotesi che ci sia un destino, oppure, una volontà superiore chiamata Dio, è possibile pensare che le cose cambino: dobbiamo soltanto volerlo! Se spostiamo il nostro desiderio dalla sfera delle ambizioni a quella degli obiettivi le cose cambiano diametralmente. Il “non posso permettermelo” è rinunciatario in partenza: è deporre le armi e capitolare. Mi arrendo ad un destino che non mi ha dato “quella cosa” e mi rendo consapevole che non l’avrò mai! NO! Sbagliato. Divento consapevole che “quella cosa” non è presente nella mia vita attuale e, per questo, mi pongo una domanda: “Come posso permettermelo?”
Questo è il giusto punto di partenza. Prendere atto che non c’è e tracciare un percorso, ovvero, determinare e programmare una serie d’azioni capaci di portarmi al mio obiettivo! Nel “Come posso permettermelo” c’è tutta l’energia che serve per imboccare la strada che ci porterà al risultato desiderato. Il cammino necessario per raggiungere il nostro traguardo ci farà crescere. Ci obbligherà ad uscire dalle aree di confort alle quali siamo abituati, a scoprire delle nuove parti di noi e, magari, a scontrarci con esse. Ci obbligherà a vedere se in noi ci sono dei blocchi che ci separano dall’obbiettivo fissato e, di conseguenza, a lavorare per rimuoverli. Potrebbe anche accadere che, una volta raggiunta la nostra meta, ci accorgeremo che quel che desideravamo non è più così importante per noi e, magari, ci accorgeremo che l’oggetto dei nostri desideri è stata soltanto un molla che l’Universo a scelto per darci la spinta in avanti che ci serviva per crescere. Quindi ricordatevi che la domanda da porsi è sempre “Come posso permettermelo” e, poi, non focalizzatevi mai sull’obbiettivo ma sulla strada per raggiungerlo! Se volete fare un passo in più, prendete il vostro vocabolario, cancellate la parola “sfiga” e sostituitela con “impegno”.
Vi saluto e vi abbraccio.
"Perché tutto accade, adesso".
Luca

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