
Nelle culture orientali la chiamano “Maya”. In Matrix il protagonista, Neo, vede un bambino che piega un cucchiaio con la forza del pensiero e, chiedendogli come fa, si sente rispondere: “Non pensare di piegare il cucchiaio, pensa, piuttosto, che il cucchiaio non esiste!”
Stiamo parlando della stessa cosa, ovvero, Maya! Maya è un simbolo, quello “dell’illusione”: pensa che il cucchiaio non esiste! Che cos’è l’illusione? L’illusione è, in realtà, tutto ciò che noi viviamo e percepiamo. Vi faccio un semplice esempio. Se entrate in una stanza in cui ci sono dieci persone e chiedete com’è la temperatura avrete, probabilmente, dieci disposte differenti. Questo perché ognuno ha la sua percezione! Badate che questo non accade soltanto con la temperatura ma anche con i sapori, la vista, l’udito: la vita intera. Ognuno di noi percepisce ciò che il suoi “filtri” gli mostrano. Vede le situazioni non per ciò che sono realmente ma per quel che la sua percezione, sia razionale che emotiva, gli mostra. Ecco per che si dice “impossible is nothing”, ovvero, “l’impossibile non esiste”. Già perché ciò che può risultare impossibile a noi può essere semplice per qualcun altro. Si dice, infatti, che “una cosa è impossibile da realizzare fino a quando arriva qualcuno che non lo sa e la fa”. Adoro questa frase perché è l’emblema di Maya, dell’illusione. Pensate “una cosa è impossibile da fare fino a quando arriva qualcuno che non lo sa e la fa”! Questa è la misura precisa dell’illusione in cui viviamo. Tutti noi possiamo avere la percezione che “qualcosa” sia impossibile da realizzare, un’impresa insormontabile ma, appena arriva qualcuno che ha una percezione differente dalla nostra, …prende e la fa! Quindi siamo noi che, con i nostri pensieri e le nostre percezioni costruiamo il mondo che ci circonda: NON il contrario. La maggior parte delle persone, purtroppo, ritiene che ciò che c’è nella loro vita dipenda da quel che sta attorno a loro. Si affannano, per questo, a cambiare ciò che li circonda: il lavoro, gli amici, il fidanzato. Dopo qualche tempo si ritrovano, per esempio, a dire: “…ma li trovo tutti io i datori di lavoro così?”, oppure “…ma li trovo tutti io gli uomini così?”. Sì, li trovi tutti tu, rispondo io, perché quello è ciò che tu sei capace di costruire con le tue forme pensiero: i tuoi pensieri e le tue percezioni costruiscono la tua realtà. So di avervi dato un concetto difficile sia da accettare che da interiorizzare, ma è mio dovere provare a far cadere “il velo di Maya”! Per oggi non vado oltre.
Vi saluto e vi abbraccio. Ci “leggiamo” domani.
"Tutto accade, adesso". Luca
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