lunedì 27 dicembre 2010

"Il mondo che vorrei", 28 Dicembre 2010



Oggi vado a donare il sangue. Un gesto che a me costa davvero poco, se non qualche ora di tempo. Un gesto la cui semplicità è direttamente proporzionale alla sua importanza. C’è qualcuno che, grazie a questa mia azione, può avere salva la vita! Dentro me sento che sarebbe follia non farlo eppure migliaia di persone non lo fanno e non sono nemmeno sfiorate dall’idea di farlo. Nella mia mente, quindi, elaboro un pensiero nel quale mi dico che, queste persone, non sono nemmeno sfiorate dall’idea di salvare un altro essere umano e, francamente, faccio fatica a crederci! Mi chiedo come sia possibile che un uomo o una donna pensino di non donare il sangue perché “hanno paura dell’ago”, oppure, sono infastiditi dalla vista del sangue, peggio ancora, non hanno tempo! Questo la dice lunga sul rapporto che abbiamo con noi stessi e con gli altri. Vi invito a pensare cosa potrebbe accadere se ad aver bisogno di sangue foste voi oppure uno dei vostri cari e non vi fosse la disponibilità del sangue stesso. Potreste prendere in considerazione l’idea di veder morire un vostro caro soltanto perché qualcuno, avendo paura dell’ago, gli ha negato un po’ del suo sangue e qualche ora del suo tempo. Questo pensiero non vi guida ad agire a superare eventuali vostre paure? Non vi guida ad un’azione che possa essere d’aiuto a voi, ad altri e d’esempio per il mondo intero? Intanto vorrei dirvi che, per ogni pura che superate, siete un poco più liberi e, questo, torna sicuramente a vostro vantaggio. Se voi superate le vostre paure, guidate dal vostro esempio, anche altre persone lo faranno e tante altre avranno salva la vita. Dai, non dite lo farò: FATELO! Oggi vi scrivo solo poche righe perché l’AVIS mi aspetta e la vita non può aspettare!
Vi saluto e vi abbraccio. Ci “leggiamo” domani.
"Tutto accade, adesso". Luca

(Photo by Paolo Gepri)

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