
Siamo tutti eroi e siamo tutti codardi! In alcune aree della nostra vita siamo degli eroi, degli assi, siamo imbattibili, i migliori di sempre, i leader di mercato ed in altre, come si usa dire in formazione, “abbiamo delle aree di miglioramento”: per non dire che siamo un disastro! Pensate ad un medico, anzi, al medico di un pronto soccorso. Ecco, mentre alcuni di noi svengono al solo sentir pronunciare “Pronto Soccorso”, un medico che vi lavora vede e fa cose che farebbero rabbrividire, se non svenire, la maggior parte di noi. Quindi, per questo, saremmo portati ad etichettare quel professionista come “un eroe”! Provate ad immaginare il nostro eroe nei panni del codardo: non riuscite ad immaginarvelo? Ve lo descrivo. Egli torna a casa dopo il lavoro e, al suo ingresso in casa, avverte un forte disagio al petto e un nodo alla gola. E’ un medico e s’accorge subito che i suoi fastidi, se pur manifestati dal fisico, sono di origine emotiva. Il dolore che prova gli ricorda l’origine di questo su malessere. Vede la moglie, lei lo saluta freddamente, lui s’avvia versa la camera da letto per cambiarsi. Mentre cambia d’abito si ricorda che bei momenti felici ha passato con quella donna ma ora non c’è più niente: niente amore, niente affetto, non c’è più nemmeno rispetto. Non trova nulla di strano in tutto ciò: sono cose che accadono. Non c’è un’altra: semplicemente non l’ama più. Lì si sente soffocare ma non riesce a dirglielo. Lei, qualche anno fa ha avuto un brutto esaurimento nervoso e lui teme che, se la lascia, lei si ammali nuovamente. Così resta lì e vedendola come la responsabile della sua “prigionia” comincia a odiarla ma, ancora una volta, non riesce a dirglielo. Allora vi chiedo: dov’è finito il nostro eroe che affonda le mani nel sangue e rimette insieme corpi dilaniati dagli incidenti? Dov’è finito l’eroe? Si è spostato per far largo al codardo! Ci sono in ognuno di noi aree dove siamo eroi e aree in cui siamo codardi! Qualcuno di voi, probabilmente, non avrebbe nessun problema ad entrare in case e dire alla moglie che la lascerà entro fine settimana. Lo stesso qualcuno lavorerebbe in un pronto soccorso? Conosco capitani d’industria che non riescono a parlare con i loro figli: eppure comandano 400 dipendenti! Affascinanti donne manager con brillanti carriere alle spalle che non riescono a tenersi stretto un fidanzato. Conosco madri che sono bravissime sul lavoro, sanno tutto sui figli degli altri ma non riescono a farsi obbedire dai loro. L’elenco di esempi può proseguire all’infinito. Ma la domanda che voglio porre ora è: quali sono le vostre aree di “eroismo” e quali quelle di “codardia”? Individuatele e riconoscetevi il valore che vi danno le prima ma siate umili nel riconoscere che sulle seconde avete bisogno di aiuto per imparare ad essere eroi. Fatto ciò, mettetevi e testa bassa ed imparate: diventerete eroi!
Vi saluto e vi abbraccio. Ci “leggiamo” domani.
"Tutto accade, adesso". Luca
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