domenica 26 dicembre 2010

"Il mondo che vorrei" 26 Dicembre 2010



Diceva una delle mie nonne: “ Non c’è più religione”. Ho compreso solo molti anni dopo cosa intendesse con questa frase. In quelle parole, in quell’affermazione condivisibile da qualsiasi religione è racchiuso lo spirito che guida l’essere umano al rispetto di Sé e del prossimo. Non vi è, infatti, in nessuna religione l’invito al “non rispetto” dell’altro. Coloro che invitano a combattere guerre, a compiere stragi o attentati in nome e per conto di un dio hanno, semplicemente, interpretato, distorto il significato delle scritture a loro piacere e, soprattutto, nel loro interesse. Se guardiamo, ad esempio, la religione più diffusa tra noi, quella cattolica, e proviamo a leggere i “Dieci Comandamenti” ci accorgiamo che già questi basterebbero, se applicati, a creare un mondo differente. Se fossimo capaci di applicare ciò che “le Tavole” ci trasmettono non avremmo bisogno di poliziotti, carabinieri o tribunali. Tutto filerebbe liscio. Sì, perché, più che un dogma religioso, osservati con gli occhi di oggi, ovvero, oltre duemila anni dopo la loro stesura, essi appaiono, poco più di un invito al buon senso. Non vedo nulla di religioso in “Non rubare”: è un invito a mantenere l’ordine, la pace sociale! Mi chiedo quale “capo”, sia esso politico o religioso, si senta di non dire al suo popolo la frase “Non rubate”. C’è poco misticismo, poca spiritualità e tanto senso pratico. Anche un invito come “Onora il Padre e la Madre” contiene un profondo senso pratico ed un indicazione di vita che porta, ancora una volta, al rispetto dell’uomo. Anche la lettura che possiamo dare a una frase come “ Ricordati di santificare le feste”, se spostata su un versante meno spirituale e più pratico ci dice che il nostro corpo non è fatto per lavorare sempre ma ha bisogno di ristoro sia per il corpo che per la mente. Sembra ormai chiaro, che “le parole della nonna” sono realmente applicabili a qualunque religione, in qualunque contesto sociale ed economico e, soprattutto, in qualunque epoca. Beh, allora, che voi siate cattolici, mussulmani, induisti, buddisti, jainisti…. Troverete nella vostra religione le parole giuste per farvi guidare nel rispetto di voi stessi e dei vostri simili. Se, invece, non seguite nessuna religione fate una cosa molto facile: affidatevi al buon senso! Attenzione, però, il buon senso non è fare ciò che fanno tutti ma quel che lascia sereni voi mentre lo fate ed anche dopo, quando ci ripensate!
Vi saluto e vi abbraccio. Ci “leggiamo” domani.
"Tutto accade, adesso". Luca

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